MERCATO CORTISSIMO PER LE MATERIE PLASTICHE
DISPONIBILITÀ LIMITATE E PREZZI ANCORA IN SALITA

Così è intitolato il grido di allarme del comunicato stampa di Federazione Gomma Plastica – Unionplast – circa la carenza di materie prime e i conseguenti aumenti dei prezzi, che stanno creando forti tensioni nella filiera della trasformazione a livello europeo.

“Una serie di eventi negativi che hanno coinvolto l'industria petrolchimica stanno nuovamente creando tensioni sul mercato. Dopo cinque anni in Europa torna la paura per un nuovo shortage nel mondo delle materie prime”.
Ecco quanto dichiarato dai rappresentati di Unionplast.
Il tema dello shortage di materie plastiche sul mercato europeo, è argomento noto da tempo. Questo provoca un’impennata dei prezzi, dovuto anche alle chiamate di Forza Maggiore.

La Federazione annuncia: “Le ripetute chiamate di Forza Maggiore stanno progressivamente rendendo gli approvvigionamenti sempre più ardui, e conseguentemente i prezzi di tutte le principali materie plastiche continuano ad aumentare.
Non sono da escludere allo stato attuale possibili sospensioni della produzione per carenza di materia prima, in un contesto complesso che segue una crisi internazionale senza precedenti, e proprio nel momento in cui le imprese per ben più di una ragione, non ultima la gravità della pandemia in corso, dovrebbero concentrarsi sul rilancio e sulla produttività.
La gravità della situazione condiziona inevitabilmente gli impegni assunti, e mette a rischio la possibilità di rispettare i termini di consegna per un periodo di tempo ad oggi non prevedibile.”
In questo panorama di deficit, il periodo della pandemia da Covid-19, certamente non aiuta ma bensì peggiora ulteriormente la situazione. La pandemia ha creato una significativa perturbazione dei mercati con effetti di vasta portata sulla vita personale e professionale. Questo shock sociale ed economico ha portato all'incertezza del mercato in tutto il settore globale delle materie plastiche. Le interruzioni nella fornitura di materie prime e nella logistica di distribuzione sono un aspetto di come i mercati hanno dovuto adattarsi rapidamente per soddisfare i mutevoli modelli di domanda.

Unionplast ricorda, inoltre, i drammatici eventi del Gennaio 2015, che vide coinvolti impianti produttori di Polipropilene, Polietilene alta densità e Polietilene bassa densità con un conseguente e incontrollato aumento dei prezzi sia di questi che di altri polimeri termoplastici di largo consumo come il Polistirolo. Dato decisamente allarmante se si pensa che in un settore come quello dell’imballaggio il costo della materia prima incide per oltre il 60% sul costo totale del prodotto.
“A fronte della situazione attuale, e ben memore delle analoghe criticità del 2015, Unionplast rivolge un appello ai produttori affinché finalmente mettano in atto una politica di sviluppo in Europa finalizzata al rinnovamento.”

Da qui l’invito di Unionplast ai produttori, affinché mettano in atto, specialmente in Europa, iniziative che mettano termine a questa situazione che crea grave danno a tutto il comparto e ne limita fortemente lo sviluppo futuro.
“Auspica inoltre il massimo sforzo, da parte del comparto della produzione, finalizzato alla tutela della propria filiera a valle. L'industria di trasformazione nazionale, in un periodo ancora delicato per l’economia nazionale ed europea, ha forte necessità di ricevere le quantità attese per poter soddisfare a sua volta i propri mercati e settori di impiego”.